ROSIGNANO MARITTIMO – Due arresti per la truffa del falso carabiniere a Rosignano Marittimo.
I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Livorno – Sezione operativa, nell’ambito di attività di servizio orientate a contrastare l’odioso fenomeno delle truffe, soprattutto quelle ai danni di anziani e fasce deboli, hanno arrestato in flagranza di reato due uomini del napoletano, di 27 e 28 anni, individuati quali presunti autori di un tentativo di truffa perpetrata con la nota tecnica del finto carabiniere ai danni di un’anziana di Rosignano Marittimo.
I militari, nel corso di indagini dedicate, hanno acquisito la notizia di un’auto con due persone a bordo che si aggirava con fare sospetto nella zona di Rosignano Marittimo e hanno deciso di approfondire con immediati accertamenti ed indagini.
Nel giro di poco tempo hanno individuato l’auto sospetta ed hanno condotto un pedinamento fino a che giungesse nella via Giovanni da Verrazzano, ove si era fermata. A bordo del mezzo erano presenti due uomini che sono scesi ed entrati nel portone di un’abitazione da cui, poco dopo, sono usciti per risalire in auto e allontanarsi. È stato in questo momento che i carabinieri di Livorno hanno deciso di bloccarli e procedere al controllo.
Nel corso delle attività hanno potuto accertare che si trattava proprio delle persone sospette segnalate, talché gli accertamenti a loro carico sono stati approfonditi ed è stato appurato che i predetti sospetti avevano appena raggiunto l’abitazione in cui erano stati visti introdursi proprio per ricevere gioielli e denaro contante da un’anziana cittadina la quale, secondo la rituale dinamica truffaldina della tecnica del cosiddetto finto carabiniere, poco prima era stata contattata da un complice che l’avrebbe allertata riferendole, falsamente, di un sinistro stradale provocato dal nipote per cui le richiedeva un immediato non meglio qualificato risarcimento attraverso denaro contante e/o altri valori.
Al presentarsi dei due soggetti campani, la consegna di denaro e monili non è avvenuta grazie anche ad alcuni sospetti della donna di essere vittima di un inganno, ma grazie soprattutto al tempestivo intervento dei carabinieri che, dall’approfondimento tempestivo della succitata recente segnalazione ricevuta circa i due sospetti truffatori, erano già autonomamente riusciti ad intercettarli e monitorarli proprio mentre, probabilmente allertati da compici, avrebbero cercato di guadagnarsi la fuga. Pertanto, una volta fermati e identificati, sono poi stati condotti in caserma per completare accertamenti e riscontri del caso.
Dallo sviluppo delle indagini, mettendo a sistema gli elementi forniti dalla vittima con autonome investigazioni, opportunamente integrate con accertamenti e riscontri incrociati anche di tipo tecnico, i carabinieri di Livorno hanno potuto ricostruire l’intera dinamica dei fatti e chiarito si trattasse di un caso tipico di truffa aggravata ai danni di una persona anziana. Hanno pertanto all’esito delle indagini proceduto ad arrestare i due sospetti autori sorpresi nella flagranza del reato nonché, al termine delle previste operazioni di identificazione, documentazione e refertazione, li hanno condotti presso la locale casa circondariale a disposizione della Procura di Livorno. L’arresto operato dai carabinieri è stato poi convalidato dal Tribunale.
Nell’occasione, l’Arma intende ribadire che i carabinieri non prendono mai contatto diretto con le persone per chiedere direttamente o indirettamente soldi o beni preziosi.
I truffatori di solito fanno leva sui sentimenti più profondi e viscerali, come l’amore di una madre per i propri figli, ma anche sulla fragilità fisica e non solo di chi, come gli anziani, si sente ormai relegato ai margini e che fa fatica a tenere il passo con un mondo che corre troppo veloce.
Purtroppo è inevitabile che vi sia chi, di tutto questo, tenti di approfittare, escogitando le strategie più varie per scalfire la naturale diffidenza delle proprie vittime.
A tal riguardo, l’Arma rivolge una raccomandazione, improntata a prestare sempre la massima attenzione, diretta non solo alla fascia di popolazione più anziana, bensì soprattutto ai familiari, parenti e a tutti coloro che frequentano, assistono e stanno vicino alle persone anziane, affinché non perdano occasione nel sensibilizzare i propri cari, potenziali vittime, guidandoli e informandoli sulla condotta da tenere nel caso in cui dovessero ricevere richieste di denaro o di preziosi da parte di falsi carabinieri o appartenenti alle forze dell’ordine.
In particolare, la cosa giusta da fare in tali casi è quella di telefonare subito ai Carabinieri chiamando il 112 Nue o la stazione dei carabinieri più vicina, i cui recapiti sono reperibili in rete anche sul sito www.carabinieri.it, nella sezione In vostro aiuto – Consigli.
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