LIVORNO – “Prendiamo atto della documentazione trasmessa, ma dobbiamo dirlo con chiarezza: in diversi punti è ancora troppo parziale. Serve un approfondimento concreto, una maggiore articolazione soprattutto sul fronte del quadro economico e degli stati di avanzamento.
La Cabina di Regia deve essere messa nelle migliori condizioni per svolgere la propria funzione: accompagnare, sollecitare e accelerare. E per farlo ha bisogno di dati chiari, aggiornati e intellegibili.”
Per la data della prossima Cabina di Regia del 7 maggio “ho chiesto espressamente che tutta la documentazione sia aggiornata, resa più intellegibile e adeguata all’evoluzione dei lavori”.
Con queste parole, il prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi, di fatto fa una durissima censura all’operato di Luciano Guerrieri.
L’AdSP da quest’ultimo guidata negli ultimi quattro anni nel duplice ruolo di presidente voluto dal governatore Giani e di commissario per l’opera infrastrutturale del porto di Livorno ‘Darsena Europa’ si è presentata al tavolo tecnico col rappresentante del Governo con una documentazione a dir poco inadeguata.
Nel sobrio ma fin troppo circostanziato comunicato prefettizio si evince chiaramente dalle parole usate come siano state rilevate parzialità e scarsa articolazione sul piano economico e sullo stato di avanzamento. Tanto che il Prefetto chiede per la prossima riunione una documentazione aggiornata (come evidentemente non era), più comprensibile e adeguata.
Stupisce quindi come un commissario, del quale alcune voci chiedono il rinnovo alla luce di una ‘continuità di gestione’, possa aver deluso le aspettative minime di istruzione tecnica del tavolo.
Al di là di ciò è peraltro evidente la diversità di vedute tra Guerrieri e il Prefetto sull’utilizzo delle aree nell’attesa del completamento dell’opera.
Guerrieri – da quanto si legge sulle testate cartacee locali – vincola la coesistenza dell’obbiettivo finale con gli usi transitori delle banchine a “progetti reali che non contraddicano gli obbiettivi generali (la realizzazione completa e la messa a gara). Il Prefetto invece – conscio dei tempi lunghissimi – spinge affinché gli spazi man mano realizzati possano essere messi a frutto nel più breve tempo possibile, perché “è del tutto infondata l’idea che la messa a reddito dei primi lotti possa ostacolare il completamento dell’opera” e “dobbiamo garantire che i lavori procedano alla massima velocità e che, laddove possibile, si inizino a generare ritorni concreti per il territorio“.
E parlando di velocità, colpisce la lentezza con la quale la progettazione sia andata avanti sotto la gestione Guerrieri. Era infatti 2021 quando il presidente precedente Stefano Corsini annunciava un sostanziale completamento per il 2024
Tanto che viene legittimamente da chiedersi se sia il caso di continuare a chiedere continuità nella gestione o sia meglio invocare un cambio dei vertici quanto prima.
Gianmaria Frati