GROSSETO – In occasione della Giornata della legalità, Grosseto si prepara ad accogliere un evento che unisce sport, memoria e impegno civile.
Venerdì 23 maggio, nell’anniversario della strage di Capaci, dalle ore 10.30, lo stadio Carlo Zecchini ospiterà Stop alla mafia, un’iniziativa promossa da Lux Events Italia con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Grosseto e del Comune di Grosseto che nasce per ricordare i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, simboli della lotta alla criminalità organizzata, e sottolineare l’importanza della legalità e della giustizia.
Al centro della giornata, un triangolare di calcio che vedrà scendere in campo le squadre Sap Grosseto, Finanza & Friends Team e la polizia municipale di Grosseto. L’evento vedrà la partecipazione straordinaria di Rita Dalla Chiesa, da sempre impegnata nel mantenere vivo il ricordo delle vittime della criminalità organizzata, in memoria del padre Carlo Alberto Dalla Chiesa. A bordo campo, il volto noto del programma televisivo Forum, Chiara Stile, e la giornalista grossetana Moira Armini.
Il ricavato della manifestazione sarà interamente devoluto alla Fondazione il Sole, realtà locale impegnata nel supporto alle persone con disabilità e alle loro famiglie.
I biglietti potranno essere acquistati alla sede della Fondazione il Sole, in viale Uranio 40, al Lux Lounge Drink in via Orcagna 61 e anche allo stadio “Zecchini” il giorno stesso della partita.
“Stop alla mafia è molto più di un evento sportivo: è un messaggio forte, rivolto soprattutto alle nuove generazioni, su quanto sia importante tenere viva la memoria e difendere ogni giorno i valori della legalità, della giustizia e del rispetto reciproco – affermano il primo cittadino Antonfrancesco Vivarelli Colonna, l’assessore allo sport Fabrizio Rossi e l’assessore alla Cultura Luca Agresti –. Ricordare i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, simboli della lotta alla criminalità organizzata, con un evento che coinvolge la città, le forze dell’ordine, le scuole e il mondo dello sport è un modo concreto per far sentire che Grosseto c’è, che anche la nostra comunità vuole essere parte attiva nella costruzione di una società più giusta. Vi aspettiamo allo Zecchini».
“Come Consulta per la disabilità siamo orgogliosi ed entusiasti di partecipare a questo evento. Oggi vogliamo dire che la legalità è anche inclusione – commenta Valentina Corsetti, presidente dellacConsulta comunale per la disabilità –, che una società giusta è una società che non lascia indietro nessuno. La lotta alla mafia si fa anche abbattendo le barriere, creando comunità, ascoltando tutte le voci, anche quelle che parlano più piano, ma con più verità».
“L’iniziativa “Stop alla mafia” – dichiara Klaudjo Viska, manager di Lux Events Italia e ideatore dell’evento – si propone di essere un grande momento di unione tra istituzioni, cittadini e Forze dell’ordine, nel nome della legalità, della memoria, del rispetto e dell’impegno per una società più giusta. La giornata sarà un esempio di come anche lo sport possa essere strumento di educazione, consapevolezza e cambiamento. Ringraziamo l’Amministrazione comunale, la presidente della Consulta comunale per la disabilità, Valentina Corsetti, tutti coloro che scenderanno in campo e i rispettivi capitani. Un grazie particolare al Sap nazionale e a Tina Eger, segretaria del Sindacato autonomo di Polizia di Grosseto per aver collaborato con noi nella realizzazione dell’evento. Grazie anche a Tiziana Tenuzzo, responsabile della comunicazione di Fondazione il Sole, per il supporto. Vi aspettiamo tutti allo stadio”.
“Dal 1993, anno seguente le stragi di Capaci e via D’Amelio, il Sindacato autonomo di Polizia organizza nel mese di maggio il “Memorial Day”, una serie di manifestazioni su tutto il territorio nazionale per ricordare tutte le vittime della mafia, del terrorismo, del dovere e di ogni forma di criminalità. Siamo profondamente convinti – dice Tina Eger, segretario provinciale Sap Grosseto – che mantenere viva la memoria del passato, oltre ad onorare chi ha perso la vita per affermare i principi di giustizia e di legalità, ci consente di trasmettere la nostra vicinanza affettiva alle loro famiglie e ci aiuta a diffondere tra le nuove generazioni il significato e l’importanza della difesa delle istituzioni democratiche, dei valori del confronto, del rispetto e della libertà. Solo con il rigetto di ogni forma di violenza terroristica o mafiosa possiamo realizzare un futuro migliore per il nostro Paese».
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