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Omicidio a Bergamo, sorella Riccardo Claris: “E’ stato colpito a caso, nessuno scontro finito male”

(Adnkronos) – Riccardo Claris “non ha alzato le mani con nessuno e questo è certo. Quindi mi fa parecchio arrabbiare leggere che c’è stato ‘uno scontro finito male’, perché dalle constatazioni delle forze dell’ordine molto probabilmente è stato colpito a caso alle spalle mentre tornava a casa”. Lo scrive Barbara Claris, sorella del 26enne ucciso con una coltellata a Bergamo nella notte tra sabato e domenica, in una storia pubblicata sul profilo della sua attività. “Saluto il mio Ricky indignata per una società che ha perso il senso dell’umanità. Ha perso l’empatia, i valori fondamentali, il rispetto per la vita, per il lutto, per tutto”, scrive Barbara Claris. “Lo dimostriamo sempre di più, zero pazienza, liti, deliri, morti, ma anche giornalisti pressanti, commenti idioti, invenzioni solo per i click, nessuno che si degni di chiudere la bocca e rispettare chi come me gli voleva bene sul serio”, scrive la sorella del 26enne ucciso. “Cresciamo generazioni di disagiati che se non sanno come replicare a parole, di persona e non su questi fantastici schermi, salgono a casa scendono armati e ammazzano, alle spalle”, aggiunge Barbara Claris, che conclude: “Mai riuscirò ad accettare che si possa venir uccisi così”. E’ stata fissata per domani pomeriggio l’udienza di convalida dell’arresto in flagranza per omicidio di Jacopo De Simone, il 18enne sospettato di aver colpito alla schiena con una coltellata mortale Riccardo Claris. Al giovane il pm Guido Schininà e il procuratore di Bergamo Maurizio Romanelli – a quanto si apprende – contesteranno anche l’aggravante dei futili motivi.  L’omicidio – secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – sarebbe partito da una lite scoppiata in un bar di Borgo Santa Caterina tra due piccoli gruppi di tifosi interisti e atalantini. Ma per chiarire del tutto la dinamica che ha portato poi all’accoltellamento mortale di Claris in via dei Ghirardelli, sotto casa di De Simone, i carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo da ieri stanno sentendo gli amici di vittima e arrestato.  A far luce sull’omicidio sarà nei prossimi giorni anche l’autopsia sul corpo del 26enne tifoso atalantino, portato nell’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. A poca distanza dal corpo del giovane, in via dei Ghirardelli, vicino allo stadio, sono stati ritrovati sia la lama che il manico del coltello in ceramica utilizzato per colpire a morte Claris. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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